Laboratorio delle emozioni

Destinatari:

Bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie. I laboratori si svolgono anche nelle scuole.

Obiettivi:

  • comprendere, esprimere e gestire al meglio le proprie emozioni;
  • imparare delle tecniche di gestione delle emozioni spiacevoli (rabbia, ansia, tristezza, paura);
  • agire sulle difficoltà relazionali (bullismo, rapporto tra pari, capacità di dialogo);
  • aumentare la tolleranza alla frustrazione;
  • favorire l’acquisizione di abilità di autoregolazione del proprio comportamento;
  • migliorare l’autostima e la fiducia verso gli altri.

Modalità:

Cicli di incontri di gruppo con temi adattati alle esigenze dei partecipanti.
Attraverso giochi di ruolo, schede ed attività manuali, momenti di riflessione e di condivisione delle esperienze, si affronteranno i temi oggetto del laboratorio.

Il laboratorio delle emozioni si basa sull’educazione razionale-emotiva (Rational Emotive Behavior Therapy-REBT) e ha carattere preventivo. Esso propone un viaggio attraverso l’esplorazione del mondo delle emozioni e delle reazioni ad esse; nel corso di questi incontri il bambino potrà acquisire consapevolezza dei propri stati emotivi e dei pensieri che li influenzano, per poi sperimentare tali conoscenze per risolvere i problemi e le difficoltà che incontra nella vita di ogni giorno.
Attraverso una serie di incontri si aiuteranno i bambini a sviluppare la componente emotiva dell’intelligenza, con ripercussioni positive nel rapporto con se stessi e, di conseguenza, con gli altri.

In tempi recenti la comprensione della vita emotiva del bambino si è notevolmente ampliata in seguito al diffondersi di nuove conoscenze sul funzionamento della mente e delle emozioni.
Si è potuto constatare che fin da piccolo il bambino è molto attivo nell’interazione con l’ambiente e nella costruzione della propria realtà. Le esperienze che il bambino conduce durante la crescita gli permettono di formarsi giudizi e credenze sul mondo e sugli eventi, ma non tutti i pensieri corrispondono alla realtà. Ogni persona può, infatti, coltivare idee irrazionali su se stessa e sul mondo circostante, che influiscono sul modo di affrontare le situazioni della vita. Queste convinzioni si formano principalmente dai messaggi trasmessi da familiari, insegnanti e amici, e si mantengono durante la crescita attraverso un “dialogo interiore”, utilizzato per commentare internamente ogni esperienza personale.
Vari studi hanno evidenziato che circa il 75% dei pensieri di una persona adulta ha contenuti negativi che ostacolano il conseguimento degli obiettivi personali. Imparare fin da bambini le strategie di pensiero positivo costituisce un potente strumento che aiuta a fronteggiare meglio i piccoli grandi problemi della quotidianità.
Se i bambini vengono messi in grado di imparare precocemente come guidare la propria mente e come riconoscere e gestire al meglio le emozioni, sarà più facile per loro sia realizzare le proprie potenzialità sia conseguire un adeguato equilibrio emotivo.
Il ricorso al dialogo interiore e un’adeguata emotività si sono dimostrati estremamente utili per migliorare il rendimento nello studio, rendere più soddisfacenti i rapporti interpersonali, migliorare l’autostima e aiutare il bambino a costruire legami di amicizia con i coetanei. Anche nelle prestazioni atletiche e artistiche, l’utilizzo di un dialogo interiore costruttivo è una risorsa preziosa, che mette in grado di dare il meglio di sé senza essere vittima di eccessive tensioni emotive.


Sostegno per le famiglie, per l'età evolutiva e l'adolescenza.